Un bell’articolo su il magazine del Sole24ore si interroga sulla “controcultura dominante” e anche di sharing economy:
“Per non parlare della sharing economy: tutta una costellazione di pratiche, prima che di app, nate per facilitare la condivisione – che sono sì un modo di mettere dei beni privati in comune, ma anche, a seconda dei punti di vista, un modo di metterli a reddito.” Cfr. articolo di Vincenzo Latronico.
“Avevano ragione gli hippie?” La controcultura è davvero diventata dominante?
Per quanto riguarda l’Arte Condivisa, si tratta di applicare istituti vecchi e nuovi, tipici e atipici, come il noleggio, il fitto di Opere d’arte, lo sponsoring, etc. alla fruizione delle Opere d’arte. Certo gli hippie avrebbero apprezzato lo spostare il discorso dal possesso alla fruzione.